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Edizione 2017

  • Pubblicato in data 27 giu 2017

OLEVANO ROMANO
FESTA PATRONALE DI SANTA MARGHERITA DI ANTIOCHIA
DIES IN CASTRO OLIBANI A.D.1364
19 – 23 LUGLIO 2017

XXI EDIZIONE

.… tornammo… e si riaccese l’incanto!

Dopo una anno di pausa, torna in onore di Santa Margherita di Antiochia, Patrona di Olevano Romano, la rievocazione storico medievale “ Dies in castro Olibani A.D.1364” nei giorni 19 – 23 luglio 2017.

Dal 1996 un appuntamento speciale per la nostra Comunità locale e per tutti gli appassionati di storia medievale.

Nulla di inventato!

Correva l’anno 1364, quando l’allora sindaco e procuratore dell’Università del Castrum Olibani, Cola Ferrario si recò a Roma e si presentò “…davanti ai magnifici e potenti  sette Riformatori della Sacra Romana Repubblica, e ai quattro Anteposti della felice Società dei Balestrieri e dei Pavesati e della loro Curia, fu da lui umilmente espressa la richiesta che i medesimi signori giudicassero degno di particolare stima per la predetta Università, approvare, accettare e confermare i sottoscritti capitoli e statuti con la quale la menzionata Università e i suoi Uomini, possano vivere in un rapporto limpido e chiaro con gli ufficiali della Curia di detto Castro, e non possano, indebitamente, contro le leggi della giustizia, essere limitati nei propri diritti e gravati da detti ufficiali, anzi debbono essere governati in maniera sana.”

La vita dunque, non doveva essere  stata facile!

La miseria, le sopraffazioni  e le ingiustizie all’interno del Castrum, avevano spinto Cola Ferrario a chiedere un codice normativo che alla luce dei fatti viene concesso.

Infatti… “I predetti uomini, avendo considerato che la supplica sia giusta e avendo acconsentito alla supplica stessa, affinché detta Università e i suoi uomini vivano giustamente e non siano vessati indebitamente, e affinché cessi, poi, del tutto ogni materia di scandalo fra i detti uomini e gli ufficiali, sollevato il velame di ogni oscurità, affinché non possano soggiacere ad alcuna incertezza, per il buono stato è la concordia tra loro…”

Gli Statuta Olibani, approvati il 15 gennaio 1364, sancirono norme e regole di convivenza, per tutti gli abitanti del Castrum: l’equità della giustizia, la certezza delle pene, l’ordine e la sicurezza, il diritto alla casa e alla sussistenza della famiglia,  il rispetto e la tutela delle donne contro ogni forma di violenza  e tanto altro, necessario ad eliminare ogni reale o presunta vessazione.

Un domani, meno incerto,  più sereno e tranquillo, almeno  nei rapporti tra popolo e ufficiali della Curia, si affacciava  all’orizzonte.

Quello che gli uomini degli Statuta, però, non potevano minimamente immaginare era, che a distanza di 632 anni, alcuni giovani, nel lontano 1996, per dare nuovo vigore alla festività della Santa Patrona,  considerarono quel codice normativo degno di particolare attenzione,  un pilastro della storia locale, un eccellente punto di riferimento per una ricostruzione fedele della vita quotidiana nel Comune rustico di  Olevano Romano nel XIV secolo.

Nacque così, il  Dies in Castro Olibani A.D. 1364, ad Honorem et reverenthiam Sanctae Margaritae V.M.

Dalla lettura e dallo studio degli Statuta, agevolata dalla traduzione in italiano del professor Alessandro Fei, si  riscontrò immediatamente un contesto urbano, culturale e religioso, ancora fortemente presente.

Avere consapevolezza della propria storia, scoprire ulteriormente ciò che il tempo e l’incuria avevano  reso invisibili agli occhi, fu quello … che  ci spinse a mettere in risalto il bello che c’era!

Il Borgo, racchiuso tra le tre Porte di accesso con le mura di cinta costituite dalle facciate delle stesse case, i vicoli e le piazze, il Castello e la Torre, la chiesa di Santa Margherita, Belvedere e Pusano.

Il patrimonio culturale, poi, con le sue tradizioni, le bellezze artistiche e architettoniche, gli usi e i costumi, i modi di dire, i personaggi di un tempo, la cucina della tradizione secolare contadina, il territorio e le coltivazioni, la produzione del vino.

Tutto questo aspettava di tornare alla luce del giorno!

Negli ultimi anni, gli  studi sugli Statuta Olibani e sul  Castrum Olibani  della dottoressa Marta De Bianchi hanno apportato un ulteriore, significativo e forte slancio alla ricerca documentale e alla definizione precisa degli eventi.

Ultimamente, le scoperte artistiche nella Chiesa di Santa Maria di Corte del dottor Alessandro Maria Noè De Matti, hanno aggiunto un importante  tassello al prestigioso scenario storico culturale  che pian piano si va definendo sempre più con maggiore precisione.

Accanto agli studiosi e ricercatori, va sottolineata l’indispensabilità dei volontari, i quali con pazienza e sacrifici permettono la concreta realizzazione del Dies in Castro Olibani.

La Presidente Ass. Dies

Dott.ssa Valentina Rietti

 

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